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GAME OF THRONE: question tag

Copia di misunderstoodphilosopherslibrary-3

 

“Non si gode a possedere qualcosa senza compagnia.”

(Erasmo da Rotterdam)

Buon pomeriggio a tutti e buon lunedì!
Da brava ritardataria, ieri ho finalmente finito di vedere le prime sette stagioni di una delle migliori serie tv di tutti i tempi: GAME OF THRONE!!
Presa dalla foga (e dalla nostalgia, come succede ogni volta che finisco l’ultimo episodio di una serie), ho subito cercato un question tag da proporre sul blog, e sono qui proprio per farlo!
Non riesco ad indicarvi la fonte dalla quale ho tratto le domande perché sono davvero in molti ad averlo già portato nella loro piattaforma. Oltre alle prime 9 domande già ideate, ho deciso di aggiungerne altre due a cui desideravo rispondere.
Bando alle ciance, INIZIAMO!
DOMANDE:
1. Tre/cinque aspetti che adori della saga.
2. Tre/cinque aspetti che odi della saga.
3. A quale casata vorresti appartenere e perché?
4. Quale sarà il finale secondo te?
5. Quali sono i tuoi personaggi preferiti e perché?
6. Quali sono i personaggi che odi e perché?
7. Che ruolo vorresti avere nella storia e perché?
8. Quale animale/simbolo ci sarebbe sul vessillo della tua casata, oltre a quelli presenti nella serie/libri e perché?
9. Il miglior episodio e il peggiore.
10. Le tue ship preferite e quelle che vorresti vedere.
11. Le morti che ti hanno fatta soffrire di più e quelle che hai vissuto con soddisfazione.
RISPOSTE:
1.
 Il labile confine tra il bene e il male. Ognuno combatte la propria battaglia per raggiungere i propri scopi. Mettendoci nei panni dei vari personaggi possiamo reputare giuste le azioni di ognuno, o quasi. Anche le azioni meno lecite possono essere giustificate dal vissuto di un dato personaggio, dalle ferite che ancora si porta appresso. La serie ci fa riflettere in merito a ciò, ci aiuta a non giudicare e a mettere anche in discussione noi stessi.
La presenza di personaggi femminili forti. Nonostante il tipo di società in cui è contestualizzata la storia, nettamente maschilista, nella serie le donne (almeno quelle che sono nate e cresciute in un certo ambiente) non ci vengono mostrate come deboli e sottomesse, ma lottano anche contro lo status quo assumendo ruoli importanti. Si ribellano contro l’ideale femminile diffuso e lottano per i loro diritti conquistando rispetto, onore e gloria. Ho trovato la maggior parte delle figure femminili quasi più forti e determinate rispetto a quelle maschili, e guidate da obiettivi più solidi e valorosi, ovviamente con diverse eccezioni.
– Il tema della famiglia. A mio parere una delle tematiche più pregnanti della serie, ma affrontato in modo diverso in base alla casata a cui ci si riferisce. La maggior parte dei pretendenti al trono e in generale dei personaggi lottano per la sicurezza della famiglia, o per contrastare chi minaccia la famiglia, per mantenere saldo l’onore della famiglia o per vendicarla. Il calore famigliare, l’amore, soprattutto verso i figli, ma non solo, contrastano gli orrori della guerra, la corruzione e la violenza. Tutto ciò lo trovo molto reale.
– La colonna sonora e la struttura delle stagioni. Ogni stagione si sviluppa in modo graduale. All’inizio ci vengono presentati i problemi, nuove minacce, nuovi personaggi, vengono introdotte nuove avventure. Mano a mano che si prosegue ci si avvicina sempre di più al momento clou, che generalmente avviene nella penultima o ultima puntata e che, nonostante sia atteso, riesce comunque a stupire e sconvolgere. La colonna sonora accompagna questi momenti. Crea angoscia, suspence, mistero, desolazione, ma anche adrenalina e coinvolgimento. E poi, alzi la mano chi non ha saltato neanche una volta la sigla iniziale! NON SI SALTA LA SIGLA DI GAME OF THRONE!
2.
– Il tema del divinoQuesto aspetto ha interferito molto non solo negli sviluppi delle vicende, ma anche dei personaggi stessi. E’ un aspetto certamente interessante e che fa riflettere molto, ma allo stesso tempo fastidioso e destabilizzante. Ho odiato tutti i personaggi che sono stati accecati dal credo, che ne sono diventati seguaci o predicatori, perdendo la loro personalità e venendo spesso meno ai loro ideali, fino a voltare le spalle persino alla loro famiglia.
– L’evoluzione di Bran. Questo si lega molto al punto precedente. Bran non è mai stato uno dei miei personaggi preferiti, perché non l’ho mai reputato troppo interessante e la sua storia mi annoiava, ma nonostante questo mi è sempre sembrato molto vero, almeno fino a quando non ha iniziato ad avere le visioni. Da qual momento si è un po’ rincitrullito. Io lo capisco che era il suo destino quello di diventare il corvo a tre occhi, e per fortuna date le rivelazioni che abbiamo avuto, ma ogni volta che lo vedevo in trance, con gli occhi da zombie, mentre gli altri lo trasportavano di qua e di là provavo un certo fastidio. Si è snaturato e soprattutto ha smesso di provare emozioni.
– La mancanza di valori in molti personaggi. Sono tanti i personaggi che pensano solo al potere, ai soldi e alle donne, per questo non mantengono fede al proprio re, o ad una certa casata, ma cambiano in base alle convenienze, mossi solo dal desiderio di possesso materiale. Mancanza di empatia e violenza, come fossero animali. Certo questo aspetto tuttavia è necessario, ma allo stesso tempo esplicita comportamenti senza dubbio sbagliati, talvolta esageratamente crudi.
3. Casa Stark! Mi ci rivedo molto nella purezza dei suoi membri, nell’ingenuità, nella fiducia che ripongono nei confronti degli altri, ma anche nel coraggio e nella forza, negli ideali per cui lottano. Mi hanno sempre trasmesso calore umano e speranza, contrastando la violenza e la corruzione degli animi.
4. È difficile elaborare ipotesi. Io mi sento sempre molto ottimista e in serie come queste, molto crude e violente, apprezzerei il lieto fine.
Non nego che mi piacerebbe vedere Daenerys conquistare i sette regni, eliminare la schiavitù, garantire la pace e distruggere definitivamente la ruota. Vorrei vederla al fianco di Jon, chi se ne importa se sono parenti, tanto si sa che non conta poi tanto nel mondo di GOT. Spero che Jaime si liberi dalle catene che lo legano a Cersei. Per quanto riguarda quest’ultima, non desidero la sua morte, anche perché mi sono abbastanza affezionata al suo personaggio, ma non mi dispiacerebbe assistere alla sua sconfitta, in tutti gli ambiti.
Sarebbe poi fantastico se Tyrion mantenesse il ruolo di primo cavaliere.
Nonostante ciò credo che sia impossibile un finale del genere e temo che o Daenerys o Jon o Tyrion moriranno.
Spero sono che non vincano i morti, in tal caso rimarrei molto delusa.
5.
– Arya. Nonostante la giovane età ha sempre dimostrato la sua diversità e il suo talento. Ne ha passate tante, ma ha sempre deciso di non essere una vittima, ha girato tutto a suo vantaggio apprendendo il più possibile anche nei contesti più duri, anche in prossimità della morte, prendendosi la sua rivincita contro tutti coloro che le hanno fatto un torto.
– Daenerys. E’ un personaggio assolutamente affascinante. Maestosa sul suo gigantesco drago, fragile e crudele allo stesso tempo. Ha vissuto ponendo fiducia sempre solo in se stessa, nelle sue forze e nei suoi ideali, senza mai voltar loro le spalle. Ha costruito su di sé una corazza per nascondere i suoi punti deboli, per difendersi dal mondo esterno che l’ha tradita e venduta. La sua diffidenza nei confronti del mondo è assolutamente giustificabile e reale, ma quando si scioglie dimostra un’umanità che la rende ancora più amabile ed interessante. E’ sempre stata molto coerente, anche a costo di fare la scelta sbagliata e di compiere azioni crudeli.
– Brienne. Personaggio forse marginale, ma che ho adorato dal primo istante. Una donna con la D maiuscola, che se ne frega di rispecchiare il modello ideale imposto alla figura femminile dell’epoca. Ha reagito ai giudizi negativi degli altri diventando la guerriera più forte di tutti. Fedele fino al midollo. L’unica persona della quale è possibile prevederne le mosse, perché mai volterà le spalle a chi ha promesso di servire. Adoro vederla nei suoi momenti di debolezza velata, perché, pur non volendolo, anche lei è capace di provare amore.
– Tyrion. E chi non lo adora?! E’ l’unico a sapere veramente come vanno le cose e sa sempre come rispondere. E’ il personaggio apparentemente più improbabile, ma allo stesso tempo quello che ha più competenze per guidare un paese e dare consigli validi. Un punto di riferimento per molti personaggi e anche per i fan della serie. Riesce a mettersi nei panni degli altri, a prevederne le mosse e di conseguenza a placare e contenere eventuali animi impavidi e impulsivi.
6. Partirei citando personaggi che per fortuna hanno già lasciato le penne:
– Joffrey
– Dito Corto
– Walter Fray
– Tywin
Non credo nemmeno sia necessario spiegarne le ragioni.
Più interessante la mia opinione in merito ad alcuni personaggi ancora vivi che non posso sopportare o che provocano in me una certa irritazione:
– Melisandre. Per i motivi specificati nella seconda domanda. Bisogna dire che alla morte di Stannis la sua sicurezza e la sua fede hanno vacillato per un attimo. Anche lei è stata capace di mettere in discussione i suoi ideali. Io credo che sia lei stessa ad avere il potere di cambiare le cose, ma ripone tutto nel dio della luce, tanto da non riuscire a guardare oltre, né dentro di sé. Per questo e per i crimini spietati che ha commesso non la posso assolutamente sopportare.
– Tyon. Non lo so quale sia l’opinione della maggioranza nei confronti di questo personaggio, ma ora come ora credo sia quello che sopporto di meno in assoluto. Capisco il suo vissuto. Il fatto di non sentirsi mai completamente parte di qualcosa, il bisogno di dimostrare, di trovare la sua identità e un luogo da chiamare casa. Ma ha avuto davanti delle scelte ed è riuscito, per paura e debolezza, a compiere sempre quella sbagliata fallendo ogni volta e perdendo le uniche persone che c’erano sempre state. Ha voltato le spalle a tutti coloro che credevano in lui per guadagnarsi la fiducia di chi non l’avrebbe comunque mai amato. Si è fatto manipolare e non ha mai reagito, ma è diventato un verme. Per quanto Ramsay fosse uno psicopatico, Tyon era troppo debole, fifone e codardo per affrontarlo. Mi ha fatto pena, sì, ma forse proprio per questo l’ho trovato un personaggio veramente misero.
– Sansa. Non si può dire che la odio, ma ogni volta che mostra la sua vera natura la trovo sempre fastidiosa e so tutto io. E’ sempre stata molto altezzosa, la classica fanciulla di corte, amante delle cose belle e dell’amore, abbastanza distante da me. Ho iniziato però ad empatizzare con lei quando i suoi sogni da bambina innocente e inconsapevole si sono infranti, quando si è resa conto di come funziona davvero il mondo, per questo mi sono affezionata a lei. Le sono state rubate la spensieratezza, la sicurezza e la speranza e nella sua posizione reagire era difficile, ma ha sempre cercato di non crollare. Tuttavia, una volta tornata nella sua zona di comfort, in un ambiente a lei famigliare è tornata ad essere la Sansa degli inizi, forse solo più arrabbiata e realista. Di certo non desidero la sua morte, anzi, spero solo che si renda un po’ più amabile e meno principessina.
7. Avrei due alternative in cui mi sentirei centrata.
Compare di Samwell Tarly, dedita ad approfondire le mie conoscenze, ma non in maniera puramente accademica. Come lui non mi limiterei ad essere una semplice maestra (che poi in quanto donna non potrei ambire a questo ruolo), ma sfrutterei ciò che so per cambiare le cose, per diventare io stessa la protagonista di un miglioramento nel mondo.
Diventare una donna dai mille volti. Nonostante anche in questo contesto l’elemento del divino sia molto presente, il fatto di indossare delle maschere, diventare qualcun altro dimenticando te stessa mi ha affascinata dal primo istante.
8. Assolutamente la foca. Ho una fissazione per questo tenero animale in cui mi sono sempre riconosciuta!
9. Non ricordando di preciso tutti gli episodi non saprei indicare quello che mi è piaciuto di meno, ma di certo il mio preferito è stato l’ultimo della sesta stagione, ricco di adrenalina e soddisfazioni… mi è dispiaciuto solo per la morte di Margaery, anche lei faceva parte della cerchia dei miei favoriti.
10. Certamente il sentimentalismo non è uno dei tratti fondanti della serie, ma io non posso fare a meno di immaginare coppie dove non ci sono, o di soffrire per la distruzione delle uniche che mi davano un po’ di gioie.
Nel primo caso, la mia coppia immaginaria che forse mai si avvererà è Brienne&Jaime, li adoro insieme, non c’è niente da fare. Tra le coppie realmente esistenti o esistite la mia preferita, per cui ho pianto tutte le mie lacrime, è stata quella di Jon Ygritte… mi dispiace troppo che sia durata così poco. Una grande delusione è stata la relazione tra Tyrion Shae, io ci credevo tantissimo e invece lei era solo un’opportunista. Ora ripongo tutte le mie speranze in Jon Daenerys, non deludetemi vi prego!
11. Sofferenze:
– YgritteE’ stata la morte che mi ha fatta soffrire di più, prevedibile sì, ma è arrivata troppo presto. …quanto ho odiato quel maledetto bambino…grrr
– Le nozze rosse. Mi ha colpita molto, non tanto perché fossi particolarmente affezionata ai personaggi coinvolti, ma per l’atmosfera di sgomento, orrore e vuoto che si è creata.
Soddisfazioni:
– Joffrey
Tywin. Una morte veramente umiliante, come giusto che fosse.
– Dito Corto
– Walter Fray
Queste ultime due scenicamente fantastiche!
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Bene! Il tag si è concluso. Forse mi sono un po’ dilungata, ma volevo spiegare tutte le mie motivazioni!
Mi piacerebbe conoscere le vostre risposte e confrontarmi con voi!!
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Vi auguro una fantastica serata!
M.P.

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